ORVIETO
Cittā a 65 km da Terni con circa 21 600 abitanti .
E' posta sull'alto di una caratteristica rupe di tufo dominante la valle del fiume.
Antico insediamento protostorico, fu cittā etrusca di notevole importanza, da molti
identificata con Volsinii, fiorente tra il VI e il III secolo a.C. Decaduta in epoca
romana, risorse nel Medioevo (Urbs Vetus) e raggiunse una grande prosperitā come comune,
implicato in guerre di predominio, ripetutamente assoggettato dalla Chiesa. Piazza del
Duomo č dominata dalla splendida mole del duomo; a destra si affaccia il duecentesco
palazzo Soliano, possente costruzione che ospita il museo dell'opera del duomo; di fronte al duomo sorge il palazzo Faina, sede del museo civico. Sempre
nella piazza, sulla destra, si eleva il duecentesco palazzo papale, sede del museo
archeologico nazionale. Il duomo č uno dei capolavori dell'architettura gotica italiana,
costruito fra il 1290 e il 1330. La mirabile facciata, disegnata dal Maitani e terminata
nel XVI secolo, ricca di sculture e splendente di mosaici, č divisa verticalmente da
quattro pilastri terminanti in guglie. In basso si aprono tre portali cuspidati. Una
loggetta ad archi divide orizzontalmente la facciata ornata in alto da un ricchissimo
rosone a doppio giro di Andrea Orcagna (XIV secolo) e coronata da tre cuspidi. I piloni
fra i portali sono ricoperti da finissimi bassorilievi marmorei. Dai fianchi del duomo,
interamente ricoperti da fasce di pietra bianca e nera, sporgono le absidi di cinque
cappelle semicircolari per parte e si aprono portali ogivali. Nell'interno, a pianta
basilicale, le tre navate sono rivestite a fasce bicolori, con archi e tetto a capriate
dai caratteri romanici con transetto e abside con volte a crociera gotici. Innumerevoli le
opere d'arte, fra cui si ricordano soltanto gli affreschi di Gentile da Fabriano, Ugolino
di Prete Ilario e Luca Signorelli (questi ultimi dedicati al Giudizio universale), le
sculture, gli altari, il coro intarsiato trecentesco, la vetrata, le cancellate, le opere
di oreficeria, fra cui il reliquiario del Corporale (1338). Il museo dell'opera del duomo,
č allestito nel grande salone di palazzo Soliano. Raccoglie affreschi staccati, dipinti,
sculture, oggetti vari e arredi sacri. Tra le opere esposte di grande interesse sono:
Madonna col Bambino e santi (1321) di Simone Martini, un Autoritratto del Signorelli; una
terracotta robbiana con Angelo annunciante; due statue di Andrea Pisano; il reliquiario di
S. Savino di Ugolino di Vieri e Viva di Lando. La sezione archeologica del museo espone
reperti funerari provenienti dalle necropoli etrusche della zona. Il museo civico Faina
presenta una interessante raccolta di materiale etrusco e greco tra cui bronzi, vasi,
preziosi lavori di oreficeria e un noto sarcofago etrusco (fine IV secolo). La chiesa di
S. Francesco, edificio del XIII secolo ma rifatto, conserva la facciata con tre portali
ogivali e due piccoli rosoni. La chiesa romanica di S. Lorenzo de Arari (XIII secolo)
possiede un campanile a vela e portale del Quattrocento. L'interno basilicale a tre navate
č decorato da affreschi trecenteschi. Il palazzo comunale, fu rifatto nel Cinquecento su
una precedente costruzione medievale, di cui si vedono i resti sul retro e nell'interno.
La chiesa di S. Andrea, edificata su un antico edificio paleocristiano tra l'XI e il XII
secolo, fu completata nel Trecento. A destra si alza il campanile a pianta dodecagonale
con bifore e merli; lungo il lato sinistro č addossato un portico su colonne. L'interno
č a tre navate scandite da antiche colonne di granito. La chiesa romanica di S.
Giovenale, rimaneggiata nel Duecento, con un massiccio campanile, presenta l'interno a tre
navate, di cui la mediana a travature scoperte. Su corso Cavour si affacciano il
cinquecentesco palazzo Gualterio e la torre del Moro, medievale, alta 42 metri, con
portale in pietra nera. Il palazzo del popolo, imponente edificio romanico-gotico, fu
costruito tra il XII e il XIII secolo con scalinata esterna e possenti arcate al
pianterreno. L'attuale chiesa di S. Domenico č costituita dal transetto e dalla parte
absidale dell'originario edificio duecentesco. All'interno il monumento del cardinale De
Braye č di Arnolfo di Cambio (1285). La rocca, o fortezza, fu costruita nel 1364:
attualmente č in gran parte trasformata in giardino pubblico. Nei pressi vi sono i ruderi
di un tempio etrusco detto tempio del Belvedere, del V secolo a.C., e il noto pozzo di S.
Patrizio. Il pozzo di S. Patrizio, famoso per la sua originale struttura, fu costruito su
progetto di Antonio da Sangallo il Giovane. Č formato da una canna cilindrica profonda 62
metri e larga 13, in cui si aprono 72 finestre, e intorno alla quale si sviluppano due
scale elicoidali, sovrapposte e indipendenti, di 248 gradini, che raggiungono il fondo del
pozzo. La necropoli etrusca del Crocifisso del Tufo, a circa 1 km, sorge ai piedi della
rupe orvietana (a nord), e insieme alla necropoli di Cannicella, a sud, fu in uso giā dal
VI secolo a.C. Le tombe a camera, costruite in blocchi di tufo, affiancano i lati delle
strade e sono contrassegnate dal nome del defunto; all'interno sono stati rinvenuti
interessanti corredi funerari.