CASCIA

Distesa sulle pendici di un colle dominante una conca della valle del fiume Corno; deve la sua fama a santa Rita (1381-1457) e al suo santuario, meta di pellegrinaggi. Collegata dagli storici al municipio romano di Cursula, l'attuale Cascia è di origine medievale, epoca in cui si costituì il libero comune; di tendenze ghibelline, fu implicata in varie lotte con le città vicine, finché nel 1490 fu assoggettata dalla Chiesa. La chiesa gotica di S. Francesco, eretta nel 1424 e più volte trasformata, conserva nella facciata un elegante portale ogivale e un rosone; nell'interno a croce latina, a una navata, affreschi del XV e XVI secolo, un pregevole coro ligneo trecentesco e una tela (Ascensione) di Nicolò Pomarancio (1596). La collegiata di S. Maria, di origine romanica, molto rimaneggiata, con due portali rinascimentali e interno basilicale a tre navate, custodisce tra l'altro una tavola con la Pace dei casciani, di Gaspare e Camillo Angelucci (1547). La basilica di S. Rita, in posizione panoramica, ha la facciata limitata da due torri e un interno fastosamente decorato; nella cappella di S. Rita è l'urna della santa. Nel monastero di S. Rita sono visibili il chiostro quattrocentesco, la cella della santa, l'oratorio, il roseto miracoloso.

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